Scheda informativa sul nuovo Decreto Legge 21 ottobre 2020, n. 130

Si tratta di un decreto-legge che è stato approvato dal consiglio dei ministri il 05/10/2020.
Questo è quello che prevede il decreto:

Reintroduzione della protezione umanitaria chiamata ora protezione speciale

Durerà due anni e sarà convertibile in permesso per motivi di lavoro (prima era di un anno e non convertibile)

Si aggiungono alle ragioni per ottenerla:

divieto di rimpatrio in caso di rischio di tortura, trattamenti inumani e degradanti e violazioni dei diritti fondamentali
il riconoscimento dell’importanza del percorso di inclusione sociale e radicamento nel territorio realizzato dal cittadino straniero, al fine di rafforzare la tutela della vita privata e familiare.

viene ripristinata la possibilità di iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo, in linea con quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, anche solo in possesso di ricevuta attestante la formalizzazione della richiesta di asilo;

Il decreto interviene anche sul sistema di accoglienza attraverso le seguenti misure:

il ripristino della seconda accoglienza (ex SPRAR) per richiedenti asilo e titolari di protezione speciale, anche se non a parità di servizi;
il tentativo di strutturare interventi mirati all’inclusione sociale che proseguano anche dopo l’accoglienza nei centri.
per le navi di soccorso la pena in caso di violazione del divieto di ingresso è stabilita da un min. di 10.000 euro fino ad un massimo di 50.000 euro di multa, e fino ad un massimo di due di carcere;
viene ridotto da 180 giorni a 90 giorni il tempo massimo di trattenimento all’interno dei CPR, aumentabile di 30 giorni nel caso in cui siano presenti accordi di rimpatrio con il Paese di origine del trattenuto;
viene introdotto l’arresto in flagranza differita per reati contro le persone o le cose nei CPR;
i tempi per l’acquisizione per la cittadinanza sono ridotti da 4 a 3 anni (prima dei decreti di sicurezza erano 2).